High-Resolution Radio

Categoria: Software e hardware audio

Benvenuto nella nostra categoria Audio Software e Hardware! Qui ci immergiamo nel mondo della tecnologia audio digitale. Se stai cercando i migliori lettori audio per Android o Windows, tutorial dettagliati per nerd su applicazioni e programmi o se sei interessato agli ultimi sviluppi dell’hardware audio, li troverai qui. Ti spieghiamo come ottenere il meglio dalle tue apparecchiature audio e come ottimizzare la tua esperienza di ascolto con il software e l’hardware giusti.

  • VR e audio ad alta risoluzione: ecco come si sente davvero

    La sensazione dimenticata: cosa ci dicono gli occhiali VR sul buon suono

    Immagina di guardare un video. Non sul televisore, ma come se fossi al centro di esso. Tutto ciò che ti circonda è un’immagine e ti sembra di poter camminare nella scena. Sto parlando degli occhiali VR e, ad essere sincero, fino a poco tempo fa per me si trattava più che altro di un espediente. Le immagini erano spesso sfocate e pixelate: si percepiva il potenziale, ma non ci si lasciava davvero stupire. Ma poi è arrivato Meta Quest 3. E con esso è arrivata una risoluzione che mi ha lasciato semplicemente senza parole. Improvvisamente l’immagine era così incredibilmente nitida e dettagliata che mi sembrava davvero di far parte di questo altro mondo.

    VR e audio ad alta risoluzione
    Foto di Alessia Lorenzi

    Ma il vero colpo di fulmine è arrivato quando ho preso i miei video dal disco rigido e li ho creati con un programma speciale chiamato Owl3D per questi occhiali. Li ho indossati e nel momento in cui il video è partito ho pensato: “È incredibile! Non guarderò mai più uno schermo normale!”. L’immagine era così realistica, così tangibile. E sebbene fosse già mozzafiato, istintivamente ho pensato: “Se solo la risoluzione fosse un po’ migliore!”. È difficile immaginare quanto sarebbe incredibile se la nitidezza fosse assolutamente perfetta: semplicemente stupefacente. È già fantastico, si vede tutto, ha un aspetto magnifico, ma se ci fosse un po’ di pixel in più, sarebbe il massimo!

    Perché parliamo di VR quando si tratta di un buon suono

    È proprio questa sensazione, questa comprensione intuitiva della “risoluzione” e di ciò che costituisce un’immagine ancora più nitida, la chiave di una consapevolezza che molti di noi hanno purtroppo perso nel campo dell’audio. Perché nel mondo del suono è esattamente la stessa cosa! L’unica differenza è che quasi nessuno sa ancora cosa significhi “bene”.

    Siamo circondati dalla musica. La ascoltiamo alla radio, la ascoltiamo in streaming sui nostri smartphone, esce da piccoli altoparlanti Bluetooth. E sì, in qualche modo tutto suona bene. È come se avessimo guardato il mondo attraverso questi occhiali VR leggermente pixelati per anni. Non sappiamo più cosa ci stiamo perdendo. Ci siamo abituati a una risoluzione sonora inferiore, a formati altamente compressi in cui le innumerevoli sfumature, i piccoli dettagli e la naturale spazialità non sono più presenti.

    Streaming a bassa risoluzione
    Foto di cottonbro studio

    Come con gli occhiali VR, dove manca un po’ di risoluzione per sentire davvero la struttura fine della corteccia di un albero nella foresta virtuale o per vedere lo scintillio negli occhi di un avatar, ci mancano i pixel del suono. Sentiamo la canzone, sì. Ma sentiamo anche la sottile vibrazione di una corda di chitarra, il delicato riverbero di una voce nella sala di registrazione, l’esatta posizione di ogni singolo strumento sul palco virtuale? Riusciamo a sentire l’”aria” della stanza in cui è stata registrata la batteria? Molto spesso, purtroppo, no.

    Riscoprire la dimensione perduta della musica

    L‘Hi-Res Audio o l’eccellente riproduzione del vinile sono come quegli occhiali VR che ti mostrano improvvisamente ciò che è visivamente possibile. Aggiungono i pixel perduti del suono. Improvvisamente, si scopre una nuova dimensione della musica:

    • Spazialità: la band non è più un tappeto sonoro piatto davanti a te, ma si diffonde nella stanza. Puoi individuare chiaramente i singoli strumenti, percepire la loro esatta posizione e il loro riverbero, come se fossi seduto al centro di una sala da concerto.
    • Sottigliezza e dettaglio: all’improvviso senti il suono del respiro del cantante, il morbido scricchiolio di una sedia in studio, il pizzicare delle corde di una chitarra acustica – tutti questi piccoli dettagli che rendono l’esperienza di ascolto incredibilmente vivida e reale.
    • Dinamica: la musica “respira” davvero. I passaggi silenziosi sono davvero sussurrati, le esplosioni ad alto volume sono potenti e chiare senza essere sgradevoli o sovradimensionate. L’intera gamma emotiva della registrazione è palpabile.
    • Emozione: con tutti questi pixel sonori e dettagli aggiuntivi, la musica diventa più emotiva, più coinvolgente, più reale. Non sei più un semplice ascoltatore che consuma una registrazione, ma sei immerso nell’esperienza e diventi quasi parte di essa.

    Molti di noi oggi ascoltano la musica come se stessero guardando un quadro famoso in tutto il mondo attraverso una piccola fotocamera sfocata del cellulare. Si ha l’impressione di riconoscerlo. Ma poi ti ritrovi improvvisamente di fronte all’originale nel museo. I colori, la consistenza delle pennellate, le dimensioni – è un’esperienza emotiva completamente diversa, vero? Non ti sei reso conto di cosa ti mancava finché non hai visto l’originale.

    Lo stesso vale per il suono. Per una generazione cresciuta con file MP3 compressi e streaming di qualità media, il suono pieno e puro – come veniva registrato all’epoca, con un’alimentazione stabile e tramite console di missaggio analogiche direttamente su nastro – può essere una sensazione completamente nuova. Non è solo “migliore”, è fondamentalmente di più. È un’immersione profonda, una riscoperta della musica che amiamo e l’esperienza di emozioni che prima erano nascoste.

    Fai il grande passo: ricalibra le tue orecchie

    Forse è arrivato il momento di indossare gli “occhiali VR” per le tue orecchie. Trova un’ottima sorgente ad alta risoluzione, che sia un servizio di streaming che offra una riproduzione lossless, un vinile ben registrato o un file FLAC di alta qualità. Ascolta la tua musica preferita e lasciati sorprendere. Potresti anche renderti conto: “Non voglio mai più ascoltare con una risoluzione sonora inferiore!”.

  • Nerd-torial: Il dilemma del dithering

    Nerd-torial: Il dilemma del dithering – Perché il nostro orecchio a volte batte la teoria

    Bentornati, cari nerd dell’audio! Nell’ultimo Nerd-torial vi abbiamo presentato il nostro processo di registrazione del vinile ad alta precisione, dalla registrazione a 32 bit interi con l’RME ADI-2 Pro FS all’elaborazione float interna a 64 bit in Sound Forge Pro 15. Abbiamo imparato perché questa estrema precisione di calcolo è fondamentale per preservare l’”aura” dei nostri dischi senza perdite.

    Ma alla fine di ogni processo di masterizzazione c’è una decisione difficile: ridurre la profondità di bit per l’esportazione. È qui che entra in gioco il dithering, una tecnica che a prima vista sembra contraddittoria, ma che è essenziale per la qualità del suono. E come abbiamo scoperto alla Mother Earth Radio, a volte funziona in modo diverso da quanto previsto dalla teoria.

    Dithering: il piccolo rumore che fa grandi differenze

    Ricorda: i nostri dati audio vengono elaborati internamente con un’incredibile virgola mobile a 64 bit. Si tratta di una gamma dinamica che va ben oltre quella che l’orecchio umano o la migliore tecnologia di studio possono catturare. Se ora riduciamo questi dati a 24 bit (lo standard per l’Hi-Res FLAC) per l’esportazione, si verificano errori di quantizzazione dal punto di vista matematico. Questi errori non sono innocue differenze di arrotondamento, ma si manifestano come distorsioni aspre e poco musicali che possono sembrare “cinguettii” o “strappi” digitali, soprattutto nei passaggi più tranquilli.

    Il dithering è la soluzione: aggiungiamo un piccolo rumore casuale al segnale. Questo rumore è così piccolo da essere a malapena udibile. Ma ha un effetto magico: randomizza gli errori di quantizzazione e li converte in un rumore analogico molto più piacevole. Il risultato è un suono più chiaro, dettagliato e naturale, anche se riduciamo la profondità di bit.

    Il duello del dithering: POWR 1 (standard) vs. POWR 3 (noise shaping)

    Esistono diversi metodi di dithering. Alla Mother Earth Radio abbiamo potuto scegliere tra POWR 1 (dithering standard senza noise shaping pronunciato) e POWR 3 (con noise shaping).

    La teoria convenzionale spesso afferma che il noise shaping (come nel POWR 3) è vantaggioso. Perché? Perché sposta l’energia del rumore attenuato dalle gamme di frequenza in cui il nostro udito è più sensibile (i medi) alle frequenze più alte e meno sensibili. Il livello di rumore complessivo tende ad essere ancora più alto, ma si concentra dove dovremmo percepirlo meno. In particolare per la musica classica, con i suoi passaggi estremamente silenziosi, questo metodo è stato spesso pubblicizzato come il migliore per mantenere i dettagli più fini della gamma media privi di rumore.

    Lo shock pratico: John Mayer e la chitarra acustica

    Naturalmente abbiamo voluto mettere alla prova questa teoria. I nostri test iniziali con brani densi e complessi (come il John Mayer Trio) hanno mostrato differenze quasi impercettibili tra i metodi di dithering. La musica era così “piena” che mascherava efficacemente il rumore del dithering.

    John Mayer Trio sul palco
    Set acustico di John Mayer

    Ma poi è arrivata la cartina di tornasole: una registrazione acustica di John Mayer da solo – solo la sua voce e una chitarra. Qui, con questo materiale trasparente e intimo, è emersa improvvisamente una chiara differenza a favore del dithering standard (POWR 1)!

    Quando è stato applicato il noise shaping (POWR 3), abbiamo notato una “nitidezza” indesiderata nei registri alti delle chitarre e nelle voci concise. L’originale suonava molto più vicino al file WAV master con il POWR 1. La teoria secondo cui il rumore può essere “nascosto” nelle alte frequenze ha raggiunto i suoi limiti in questo caso.

    Perché il nostro orecchio a volte batte la teoria: Il fattore Hi-Res

    Questa osservazione solleva importanti domande e conferma il nostro scetticismo nei confronti delle affermazioni generiche nel mondo dell’audio:

    1. L‘udito umano è più complesso: il presupposto che “non si sente nulla” al di sopra dei 20 kHz o che “puoi farci quello che vuoi” è troppo semplicistico. Anche se non percepiamo le frequenze al di sopra dei 20 kHz come altezza, esse possono influenzare in modo sottile il timbro, il senso dello spazio, la precisione dei transienti e la “naturalezza” complessiva dell’immagine sonora. Una concentrazione di rumore in queste regioni può manifestarsi come una sgradevole asprezza o asprezza nello spettro percepito.
    2. Noise shaping e audio ad alta risoluzione: molti algoritmi di noise shaping sono stati sviluppati e ottimizzati in un’epoca in cui 44,1 kHz e 48 kHz erano la norma. Alle nostre frequenze di campionamento estremamente elevate di 192 kHz (e oltre nell’elaborazione), dove esiste una gamma di frequenze molto più ampia oltre i 20 kHz, gli effetti del rumore spostato possono avere un impatto diverso e forse negativo. Sembra che gli algoritmi in queste regioni producano talvolta degli artefatti che la nostra “persona intera” percepisce.

    La conclusione di Mother Earth Radio Dithering

    Sulla base dei nostri test d’ascolto e delle nostre ricerche approfondite, alla Mother Earth Radio abbiamo optato per il dithering standard (senza un noise shaping aggressivo). In teoria non può offrire “l’ultima parte di immunità al rumore dei medi”, ma offre un suono più coerente, naturale e, soprattutto, non invadente per l’intera gamma dei nostri vinili, dalle dense registrazioni rock alla delicata musica acustica.

    Questo dimostra ancora una volta che, sebbene la teoria ci fornisca una preziosa linea guida, alla fine è l’orecchio esperto del tecnico del suono a prendere la decisione finale. Noi di Mother Earth Radio ci fidiamo delle nostre orecchie per trasmetterti l’aura della musica nel modo più autentico possibile.

  • Mother Earth Radio: Flusso di lavoro per la registrazione del vinile 64 bit float spiegato

    Nerd-torial: Il flusso di lavoro per la registrazione del vinile di Mother Earth Radio – Perché facciamo (quasi) tutto bene

    Benvenuti, cari nerd dell’audio ed esteti del suono! Noi di Mother Earth Radio apprezziamo la qualità del suono che respira lo spirito della musica e tocca l’anima. Ma per ottenere questo risultato, non bastano dei buoni dischi e un giradischi. È necessario un flusso di lavoro sofisticato e tecnico per ottenere il massimo da ogni solco del vinile.

    In questo nerd-torial, ti accompagniamo in un’immersione profonda nel nostro processo di registrazione ed editing dei vinili. Ti spieghiamo perché abbiamo preso determinate decisioni e perché il nostro attuale flusso di lavoro è molto vicino a quello ideale, anche se non possiamo fare tutto “alla perfezione”.

    Fase 1: La disciplina suprema – registrazione su vinile con RME ADI-2 Pro FS

    Tutto inizia con la fonte analogica: i nostri amati dischi. Il fulcro di questa fase è il RME ADI-2 Pro FS. Questo convertitore AD/DA di fascia alta è noto per la sua conversione precisa e trasparente.

    Registrazione in vinile con RME

    Registriamo a 768 kHz e in numeri interi a 32 bit. “Aspetta un attimo”, potrebbero interloquire alcuni nerd, “perché non in virgola mobile a 32 bit?”. È una domanda perfettamente valida! L’RME ADI-2 Pro FS converte internamente con numeri interi a 32 bit. Ciò significa che offre una gamma dinamica fissa di ben 190 dB. Si tratta di un valore di gran lunga superiore a quello che anche il disco più dinamico può offrire e anche di gran lunga superiore a quello che le nostre orecchie possono percepire.

    Il punto è che quando registriamo un vinile, dove possiamo controllare il livello analogico tramite il preamplificatore, il rischio di clipping digitale è praticamente eliminato con l’ADI-2 Pro FS – a patto di livellare in modo pulito. Utilizziamo l’altissima risoluzione del convertitore per catturare con precisione ogni dettaglio del vinile. La discussione sul float a 32 bit nella registrazione è spesso più rilevante in ambienti live incontrollabili, dove possono verificarsi picchi di livello inaspettati. Per il nostro processo di vinile attentamente controllato, l’integrale a 32 bit è assolutamente il massimo in questo momento.

    Passo 2: La magia della post-elaborazione – Sound Forge Pro 15 e 64 Bit Float

    Registrazione su vinile con Sound Forge Pro

    Dopo aver registrato a 768 kHz e 32 bit interi, il file grezzo finisce nel nostro laboratorio di elaborazione digitale: Magix Sound Forge Pro 15. E qui arriva il vero punto di forza che rende il nostro flusso di lavoro così potente!

    Non appena il file viene caricato in Sound Forge, viene convertito nel formato a 64 bit in virgola mobile per l’elaborazione interna. Ed è qui che il già citato vantaggio della virgola mobile entra in gioco!

    Cosa significa float a 64 bit? Immagina che i tuoi dati audio non siano più su una scala fissa (come nel caso di Integer), ma su una scala che regola dinamicamente la spaziatura dei suoi gradini. L’elaborazione interna dei float a 64 bit offre una gamma dinamica virtualmente infinita. È qui che avviene il “non-clipping”. Non importa quanto forte o silenzioso sia il segnale interno o quanti calcoli vengano eseguiti: non c’è più clipping digitale.

    Questo è fondamentale per le nostre fasi di elaborazione:

    • Rimozione dell’offset DC: rimozione delle componenti di tensione DC indesiderate nel segnale.
    • Declicking: la rimozione sensibile di crepitii e scoppiettii, che purtroppo possono far parte dell’esperienza del vinile.
    • Ricampionamento (più volte): Eseguiamo diversi processi di ricampionamento da 768 kHz a 192 kHz. Ognuno di questi passaggi richiede complessi ricalcoli dei dati audio.
    • Pitch shifting: un’altra operazione che richiede un’immensa potenza e precisione di calcolo.

    Tutte queste operazioni avvengono nell’ambiente float a 64 bit. Il risultato: errori di arrotondamento minimi, massima precisione e assolutamente nessun clipping digitale durante l’intera catena di elaborazione. L’integrità del segnale audio viene preservata al massimo.

    Fase 3: Finitura – volume secondo EBU R128 e retinatura

    Una volta completate tutte le fasi di elaborazione nel dominio float a 64 bit ad alta precisione, è il momento della rifinitura finale e dell’esportazione.

    1. Normalizzazione del volume secondo EBU R128 (-23 dBFS): regoliamo il volume complessivo dell’audio secondo lo standard EBU R128, più precisamente a -23 LUFS (Loudness Units Full Scale). Questo standard è fondamentale per una riproduzione coerente su diverse piattaforme e garantisce un’esperienza di ascolto piacevole. Grazie all’elaborazione in virgola mobile, siamo in grado di effettuare questa regolazione in modo preciso, senza perdere informazioni e senza subire clipping, anche se il livello originale era significativamente più alto.
    2. POWR Dithering a 24 bit: L’ultimo passo prima dell’esportazione è il dithering. Qui riduciamo la precisione del float interno a 64 bit al nostro formato target di interi a 24 bit. Ora il profano potrebbe chiedersi: “Ma tutto quello che hai fatto prima con i float sarà di nuovo ‘perdu’?”. La risposta è chiara: no, assolutamente no!Immagina di aver creato un’opera d’arte perfetta in un enorme studio (float a 64 bit). Tutti i colori, le pennellate e i dettagli sono stati applicati con la massima cura e precisione. Alla fine, questo capolavoro viene inserito in una cornice di alta qualità perfettamente aderente (24 bit). La qualità del lavoro precedente viene mantenuta ed è visibile nel risultato finale. Il dithering è un processo matematico che aggiunge deliberatamente un rumore basso e appena udibile per mascherare gli errori di quantizzazione quando si riduce la profondità di bit, garantendo così la migliore qualità possibile nel formato ridotto. Il dithering POWR (Psychoacoustically Optimised Wordlength Reduction) che utilizziamo è particolarmente ottimizzato per l’udito umano.
    3. Codifica come FLAC: infine, il file viene codificato come FLAC (Free Lossless Audio Codec). FLAC è un formato di compressione senza perdite. Ciò significa che la qualità audio che abbiamo elaborato con cura fino a questo punto viene preservata completamente, mentre le dimensioni del file vengono ridotte.

    Perché questo flusso di lavoro è “definitivo” (o almeno ci si avvicina molto)?

    Il flusso di lavoro di Mother Earth Radio è una combinazione di hardware di alta qualità e di elaborazione software intelligente.

    • Registrazione ad alta risoluzione: RME ADI-2 Pro FS offre un’immagine digitale estremamente precisa della sorgente in vinile.
    • Elaborazione interna senza errori: il motore in virgola mobile a 64 bit di Sound Forge Pro 15 elimina praticamente tutti i rischi di clipping digitale e garantisce la massima precisione in tutte le fasi di elaborazione. Questo è il vantaggio decisivo che va oltre la pura profondità di bit del file sorgente.
    • Conservazione della qualità: un’attenta pratica di dithering assicura che l’alta qualità dell’elaborazione interna sia trasferita in modo ottimale al formato finale a 24 bit.
    • Distribuzione lossless: FLAC garantisce all’ascoltatore esattamente la qualità che abbiamo creato in studio.

    Anche se non registriamo direttamente in float a 32 bit (cosa non necessaria nella nostra configurazione di digitalizzazione del vinile), sfruttiamo l’aritmetica in virgola mobile dove è più importante: nell’intera catena di elaborazione. Questo rende il nostro processo uno dei flussi di lavoro più avanzati e orientati alla qualità per l’archiviazione e la distribuzione dei dischi.

    Speriamo che questo nerd-torial ti abbia dato una visione più approfondita di come lavoriamo. Rimani sintonizzato per ulteriori approfondimenti tecnici e, naturalmente, per la grande musica di Mother Earth Radio!

  • Esclusivo: l’applicazione gratuita di Mother Earth Radio per Windows, ora ancora più facile da consultare!

    Esclusivo: l’applicazione gratuita di Mother Earth Radio per Windows, ora ancora più facile da consultare!


    Cari ascoltatori di Mother Earth Radio,

    Qualche tempo fa abbiamo ricevuto una fantastica applicazione per Windows per Mother Earth Radio, sviluppata da uno dei nostri ascoltatori. Questa app offre un’esperienza di ascolto ancora più coinvolgente e porta la nostra musica direttamente sul vostro desktop. Finora l’accesso era un po’ macchinoso, ma stiamo cambiando le cose!

    L’applicazione è ora ancora più facilmente disponibile. Il nostro ascoltatore l’ha messa a disposizione di tutti noi in modo completamente gratuito e altruistico come contributo alla comunità di Madre Terra – un dono meraviglioso per il quale desideriamo esprimere i nostri più sinceri ringraziamenti!

    Radio ad alta risoluzione con l’app per Windows

    L’ultima versione di questa applicazione per Windows, altamente raccomandata, è disponibile per il download qui:

    Fare clic qui per scaricare l’applicazione per Windows di Mother Earth Radio.

    Uno sguardo dietro le quinte: Il concetto di A.Sky Player

    Questa applicazione si basa sull’innovativo concetto di A.Sky Player, creato da Alexandr, lo sviluppatore del software di riproduzione sottostante. Alexandr ha lavorato intensamente sui requisiti della riproduzione audio di alta qualità e ha creato un sistema che porta la qualità audiofila a un nuovo livello.

    Vogliamo darti un’idea della visione di Alexandr. Visita il suo sito per scoprire la filosofia e i dettagli tecnici che stanno alla base del concetto di A.Sky Player:

    Scopri di più sul concetto di A.Sky Player

    Note importanti sull’installazione e l’uso

    Si noti che l’applicazione Mother Earth Radio per Windows non è un’applicazione ufficiale del Microsoft Store. È necessario decomprimere manualmente il file scaricato e avviarlo da una posizione adeguata.

    Potresti ricevere un avviso di sicurezza di Windows quando avvii l’applicazione per la prima volta. Questo è normale perché l’applicazione non è distribuita tramite lo store ufficiale. Puoi ignorare questo avviso una volta e avviare l’app senza esitazione per goderti il nostro programma.

    Per ottenere la migliore esperienza sonora possibile, è indispensabile che sul sistema sia installato un driver ASIO. L’ideale sarebbe utilizzare l’applicazione in combinazione con un convertitore DA di alta qualità per sfruttare appieno la brillantezza sonora offerta da Mother Earth Radio.

    Il tuo sostegno è importante!

    Siamo molto soddisfatti di questa applicazione, che migliora ulteriormente l’esperienza di ascolto per voi. Se vi piace l’applicazione e volete onorare il nostro lavoro, siamo naturalmente sempre felici di ricevere una piccola donazione. I vostri contributi ci aiutano a mantenere in funzione Mother Earth Radio e ad ampliare costantemente il nostro programma.

    Dona ora e sostieni Mother Earth Radio

    Ci auguriamo che la nuova App Windows di Mother Earth Radio ti piaccia e non vediamo l’ora di accoglierti tra i nostri ascoltatori!

    Cordiali saluti,

    Mother Earth Radio Team

  • Madre Terra su Alexa

    Madre Terra su Alexa

    Mother Earth Radio ora su Alexa!

    Per ascoltare Mother Earth Radio con un dispositivo Alexa è ora possibile utilizzare la nostra nuova Alexa Skill!

    Basta dire: “Alexa, apri Mother Earth Radio” (o “…Mother Earth Jazz”, “…Mother Earth Instrumental” per installare l’abilità!

    Come sempre, vorrei sottolineare che i nostri flussi ad alta risoluzione sono fruibili al meglio con un cavo di rete.

    Buon ascolto, grazie a Voicerepo per la competenza!

    -Florian Reiterer


  • Madre Terra ora su Google Play!

    Madre Terra ora su Google Play!

    Mother Earth Radio ora su Google Play! Supporto completo per i metadati, come il titolo e l’artista, e per l’immagine di copertina!

    Finalmente abbiamo un’applicazione per gli utenti Android! Tutti i canali di Mother Earth Radio, jazz, strumentali, classici e il canale principale in tutti i formati disponibili per il vostro dispositivo Android. Ascoltate i nostri flussi in qualità AAC 48kHz in viaggio o ascoltate l’audio ad alta risoluzione con una configurazione adeguata a casa! Chromecast tramite l’app Home, supporto DAC USB a 192kHz con l’app UAAP o audio di alto livello in cuffia!

    Siamo una piccola web radio con un team molto ridotto e siamo ancora più soddisfatti di essere riusciti a fare questo grande lavoro con l’aiuto dei nostri ascoltatori (grazie a tutti i tester!).

    Disponible su Google Play

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  • App Mother Earth Radio – Cercasi tester Android!

    La nostra applicazione Android Mother Earth Radio è pronta per essere utilizzata nel Google Play Store! – ma ha ancora bisogno di una fase di test ufficiale.
    Potresti aiutarci? Dovresti provare la nuova app sul tuo telefono o su altri dispositivi per quindici giorni e fornire un feedback di base.
    Se vuoi candidarti, mandami un’e-mail per farmi sapere che sei dei nostri! – Sarebbe un grande aiuto per la Madre Terra!


  • Aggiornamento dell’app Windows di Mother Earth Radio

    Clearsound Club ha rilasciato un aggiornamento della raccomandatissima applicazione audiophile Mother Earth Radio per Windows. Acquistate la vostra copia qui!